sabato 8 aprile 2023




VIAE CRUCUM


a cura di Giuseppe Salerno







Museo Archeologico Nazionale di Tuscania



Partecipano gli artisti: Giulia Napoleone, Tonina Cecchetti, Tommaso Cascella, Mirna Manni, Sandro Scarmiglia, Toni Bellucci, Maria Pizzi, Petra de Goede Maria Grazia Tata, Eva Gerd, Luigi Riccioni, Lughia, Massimo De Angelis, Ambra Loreti, Lidia Bachis, Marco Paolini, Mario Becciu. 

La mostra Viae Crucum è a cura di Giuseppe Salerno e organizzata dall’associazione culturale Magazzini della Lupa con il patrocinio del Comune di Tuscania e della Direzione Regionale Musei Lazio. Il suggestivo chiostro del Museo accoglie le opere nate dalla ricerca e dalla riflessione individuale degli artisti, su un tema importante come quello della Via Crucis, non legato alla tradizionale iconografia ma aperto alla personale interpretazione di ogni artista. Viae Crucum ossia le vie delle sofferenze, vuole essere la visione del mondo in cui viviamo, in tempi di guerre, migrazioni, sradicamenti e confini sbarrati, così come il cammino di vita degli uomini tra ingiustizie e dolori spesso da patire. Vuole essere quel percorso di sofferenza di tante donne vittime di violenza, la memoria di troppe morti innocenti ma anche il pensiero a chi oggi viaggia verso un paese libero. Vuole essere la voce delle infinite croci di tutti coloro che soffrono, coltivando la speranza di una liberazione. Così scrive Giuseppe Salerno: “Immersi in uno stesso tempo e accomunati da una medesima cultura ci differenziamo per appartenenza, vissuto, conoscenza e sensibilità ma tutti indistintamente maturiamo qualcosa che trasciniamo nel profondo dell’anima e segna la nostra esistenza. Attraversiamo luoghi, incontriamo persone e affrontiamo situazioni accompagnati da quella nostra visione che, in un mondo omologato e ogni giorno più assopito, ci rende unici e riconoscibili da chiunque usi gli occhi non soltanto per guardare. Talvolta sono i travagli di un’intera vita, tal altra alcuni specifici episodi, a meritare d’esser raccontati perché possano essere di stimolo, di insegnamento o di monito per altri. Viae Crucum sono le tracce di cammini diversi, di consapevolezze maturate poste in scena da artisti che vivono la necessità di rendere manifesto un sentire di fronte al quale non ci è dato restare indifferenti. …”


Mirna Manni presenta la sua installazione 

 

Omnes homines sumus







Omnes homines sumus 



Due figure sofferenti una vicina all’altra e a terra un’altra senza vita, legata come bagaglio in mezzo all’altro bagaglio di affetti e ricordi. C’è tutto il sogno spezzato dei profughi, che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e si avviano in un cammino verso una speranza di vita, dopo aver affrontato sofferenze inaudite, ma trovando spesso umiliazioni, disprezzo e anche la morte. Mirna Manni



ph Sabino Buzi






ph Sabino Buzi






ph Sabino Buzi






ph Sabino Buzi


































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