BACC
V Edizione
Vedere l’invisibile “Incontri con esseri straordinari”
a cura di Lorenzo Fiorucci
con la partecipazione curatoriale di Beatrice Conte e Francesca Pirozzi
Museo Archeologico Tuscolano - Scuderie Aldobrandini Frascati
14 maggio - 10 luglio
Espongono alla biennale: Gian Luca Bianco, Nicola Boccini, Paolo Canevari, Bruno Ceccobelli, Mirco Denicolò, Silvia Fiorentino, Eduardo Herrera, Mutsuo Hirano, Thomas Lange, Massimo Luccioli, Mirna Manni, Rocco Natale, Marta Palmieri, Samantha Passaniti. Con la partecipazione di Alberto Vieira dalla Biennale del Portogallo. Mostra omaggio dedicata ad Emanuele Astengo
DEFORMATION EVERYWHERE
Mirna Manni
ph Petra de Goede
Il nostro è
un mondo ferito e sconvolto nella sua essenza. Un senso comune e diffuso di
primordiale e istintivo egoismo resta sospeso, insensibile alle tante
difficoltà di un mondo ormai deteriorato, nella natura come nella società. Un
mondo non più in armonia o in equilibrio, ma dove, capovolti i principi
basilari, quello che rimane ha perso la sua forma originaria, distrutto dalla
noncuranza, dalla prepotenza e dalla smania di dominio dell’uomo. Nemmeno ora,
dopo aver constatato la nostra pochezza su questa terra, c’è consapevolezza.
In mostra,
immagini visionarie e metaforiche di forme alterate, svuotate o trafitte da
un'azione scellerata che va a rompere l'originario modello strutturale,
provocandone la transizione da uno stato all'altro. Con spinte prodotte con
forza e significativa pressione, tale da spostare e distorcere i volumi del
corpo che compone la matrice originaria del pensiero dell’opera, si generano
queste sagome infilzate e deformate.
Sculture
instabili, poggiate su basi improbabili. Insieme, mutamento e precarietà
raccontano la natura intesa come Creato e Cosmo, dal greco kósmos,
"ordine", "mondo, universo".
Con
quest’opera invito a una riflessione che possa ribaltare questa condizione “di
spalle” al resto del mondo, che apra gli occhi ed esorti a vedere quell’invisibile che per niente invisibile è.
Una riflessione per cui si prenda coscienza
che siamo noi a distruggere, che la salvaguardia dell'ambiente non può
essere disgiunta dalla giustizia per i più fragili, dalla ricerca di una
soluzione dei problemi strutturali di un'economia che persegue il profitto. Che
se un giorno, a causa della nostra irresponsabilità, la terra non riuscisse più
a generare e a riprodurre vita, ogni cosa verrebbe meno. È necessario
ridisegnare il futuro con maggiore consapevolezza, adoperandosi per non
sconvolgere ancora questa nostra terra, la sola che abbiamo.
COSCIENZA DEFORMAZIONE RESPONSBILITA'